Tra la fine degli anni ‘80 e la metà degli ‘90, la Capcom sfornò un capolavoro dietro l’altro; quasi tutti i titoli erano destinati fin da subito a fare storia. Tra gli altri, nel 1989, lanciò sul mercato Golden Axe, un picchiaduro a scorrimento basato su tematiche fantasy, un po’ stile Il Signore Degli Anelli. Il suo impatto con il pubblico fu devastante, tale da renderlo, in brevissimo tempo, uno dei coin-op più giocati al mondo. Venne convertito per una miriade di console, tra cui Amiga 500, Master System, Mega Drive (Mega CD), Atari ST, ZX Spectrum e Commodore 64.
GENERE: Picchiaduro a scorrimento
ANNO: 1989
CASA DI SVILUPPO: Sega
PUBBLICATO DA: Sega, Virgin Interactive
PIATTAFORMA: Arcade, MS-DOS, Amiga 500, Amstrad CPC, Commodore 64, Master System, Mega Drive (Mega CD), Game Gear, Atari ST, ZX Spectrum, TurboGrafx-16 CD, Nintendo 64, Dreamcast, Playstation 2, PSP, Wonderswan Color, iPhone, Xbox Live Arcade.
SUPPORTO: Floppy Disk, Cassetta, Cartuccia, CD-ROM
IL SUO SEGUITO E’: Golden Axe 2
La trama di Golden Axe narra del rapimento del Re e della Principessa del reame di Yuria da parte del cattivone di turno, il tiranno Death Adder. Oltre ai reali, si è anche impadronito dell‘Ascia d’Oro (Golden Axe, appunto), che rappresenta il simbolo del regno di Yuria. In difesa del regno, si fanno avanti i tre personaggi impavidi personaggi, decisi nel voler vendicare la morte del proprio amico Alex, per mano proprio dei soldati di Death Adder. I tre personaggi a nostra disposizione erano:
- Ax Battler: il guerriero di turno, un barbaro armato di spadone a due mani e dotato del potere della magia della terra.
- Tyris Flare: il personaggio femminile, un’amazzone armata di spada bastarda e dotata del potere della magia del fuoco.
- Gilius Thunderhead: il nano, originario delle miniere di Wolud, armato di ascia bipenne ed dotato del potere della magia del fulmine.
“L’impatto di golden Axe con il pubblico fu devastante, tale da renderlo, in brevissimo tempo, uno dei coin-op più giocati al mondo.”
In Golden Axe, l’obiettivo è quello di superare i 6 livelli a disposizione, uccidendo tutti i mostri sullo schermo, compreso l’ultimo boss, la Vipera della Morte. Le mosse a nostra disposizione erano veramente tante, considerando il periodo di sviluppo: attacco normale, con salto, all’indietro, in corsa, salto e corsa. Inoltre era possibile anche lanciare le magie. Il gioco permetteva anche di cavalcare i draghi ed i “Bizzarians”, delle strane creature a due zampe. Esse erano delle “armi” molto potenti, però avevano una durata abbastanza limitata.
Il motore grafico di Golden Axe può considerarsi di tutto rispetto, considerando il suo periodo di sviluppo: Yuria è ben rappresentato da fondali vari e dettagliati, i personaggi sono animati in modo più che sufficiente ed i nemici si presentano vari ed in quantità elevata. La componente sonora non presenta particolari pregi e difetti.
Dal punto di vista della longevità, non possiamo parlare di un gioco infinito, in quanto essendo stato progettato in origine come Arcade, non può presentare un gameplay troppo duraturo. Ha però, dalla sua parte, la piacevolezza di un giocabilità, che non fa altro che invogliare l’utente a rigiocarci più e più volte. Non a caso, la Sega ha prodotto parecchi titoli su Golden Axe, tra cui addirittura un RPG (Warrior) e un picchiaduro 1vs1 (The Duel). Eccone l’elenco dettagliato:
- Golden Axe Warrior (1991)
- Golden Axe II (1991)
- Golden Axe: The Revenge of Death Adder (1992)
- Golden Axe III (1993)
- Golden Axe: The Duel (1994)
- Golden Axe: Beast Rider (2008)
Per concludere, voglio dedicare un piccolo spazio ad un mito della nostra giovinezza: potremmo mai scordarci della mitica versione portatile di Golden Axe, firmata Gig Tiger??